I partigiani dell’ANPI sono indignati per l’iniziativa, avvallata dal Ministero della Difesa, di intitolare ad Italo Balbo una piazza all’interno dell’aeroporto di Ciampino. Considerano prive di fondamento le argomentazioni adotte dal sottosegretario Berselli, di Alleanza Nazionale, secondo il quale il riconoscimento sarebbe diretto al Balbo aviatore e non all’esponente del fascismo. Negli Anni Venti Balbo ha guidato lo squadrismo ferrarese, tra i più violenti in Italia, che ha colpito duramente i lavoratori della terra, contadini e braccianti, ha perseguitato gli avversari politici fino alla loro eliminazione fisica, ha cancellato nella zona tutte le conquiste politiche e sindacali. Successivamente è stato uno dei maggiori dirigenti del regime fascista.
L’Italia repubblicana non può ignorare tutto questo senza fare una inaccettabile violenza alla storia. Ma da questa vicenda emerge anche quanto credito meritino le cosiddette “conversioni” democratiche dell’on. FIni, il cui partito, a tutti i livelli, dalla periferia al centro, non lascia cedere occasione per rivalutazioni degli uomini e fatti del regime fascista.