Immagini di visi, di donne e di uomini; luoghi, angoli interni ed esterni, case distrutte, uomini e donne in montagna, con i loro sorrisi e la loro quotidianità. Una quotidianità travolta dalla guerra, dalla fame, dalle rappresaglie. In queste foto ci sono alcuni aspetti a cui non si pensa molto, della vita, degli eventi quotidiani che avvenivano in quei giorni, dall’inizio del 1944 alla primavera del 1945. Un escursus delle immagini che erano la realtà in cui si operava. Una quotidianità parallela a quella che era rappresentata nei giornali “Luce” e nelle riviste “illustrate”, dove appare un Italia serena e “operosa” a fianco “dell’alleato tedesco”.
Queste donne e questi uomini, e tanti altri insieme a loro, hanno con il loro sacrificio, rischio e determinazione, gettato le basi della nostra Costituzione, forse unica, proprio perché nasce con il contributo di intellettuali, storici, filosofi ma anche rappresentati del popolo, operaio e contadino, gli stessi che appaiono in questa piccola selezione di immagini. Come quelle madri vestite a lutto che piangono i loro defunti davanti alle lapidi messe in ricordo dopo la Liberazione. Somigliano tragicamente alle stesse madri delle vittime di oggi, alle “Madri coraggio” argentine, a quelle musulmane e a quelle ebraiche, a quelle dei paesi invasori e a quelle dei paesi invasi. Questa gente qui ritratta ha combattuto perché ciò non potesse più accadere, e invece…
Gianni Carino