Il 14 settembre, si sono incontrati a Roma, in una grande manifestazione nazionale, i cittadini democratici decisi a difendere con assoluta intransigenza il principio più elementare e irrinunciabile di una civile convivenza, e anzi di una convivenza tout court, di una convivenza sociale “normale”: la legge eguale per tutti. Perciò, il 14 settembre, da tutta Italia la società civile è scesa in piazza a Roma per dire no alla ignobile legge Cirami che vuole consentire agli imputati “eccellenti” di scegliersi il tribunale che preferiscono. O più esattamente: che intende consentire agli imputati che se lo possono permettere – per gravità dei reati e per dovizia di avvocati – di dar vita a un indecoroso “gioco dell’oca” giudiziario, con cui rifiutare un tribunale dopo l’altro, fino alle calende greche dell’impunità per prescrizione. Oggi serve la più vasta mobilitazione possibile se vogliamo che l’indignazione contro lo squadrismo governativo in doppiopetto, che intende rovesciare l’illegalità in “legalità”, si trasformi in forza concreta, vale a dire nella concreta possibilità, per ogni cittadino democratico, di contare nella vita politica, di esercitare potere politico, e di restituire con ciò alla parola “politica” la sua dignità.
Sassolini nelle scarpe
di Cinzia Caruso
La politica non è andata in vacanza nemmeno questa estate dove siamo stati costretti ad assistere a non poche performance del nostro presidente del consiglio e del suo governo.Nonostante la campagna elettorale sia finita da un pezzo con le parole ci sanno fare, ma in quanto ai fatti? I fatti a mio avviso parlano chiaro: hanno parlato chiaro Sabato 14 settembre in piazza San Giovanni a Roma, dove erano presenti anche elettori dello stesso centro destra che non si riconoscono nella coalizione che hanno votato. Questo governo nel suo patto per l’Italia ha omesso di dire quelli che sarebbero stati i suoi provvedimenti prioritari (falso in bilancio, rogatorie internazionali, legittimo sospetto e via di questo passo). Io mi chiedo quanti sono e soprattutto chi sono i cittadini che si sentono tutelati da questi provvedimenti: sono forse la maggior parte dei lavoratori italiani, gli studenti, i pensionati o forse le casalinghe? Io una risposta me la sono già data e non è per nulla confortante.
Il nostro presidente si permette di deridere la manifestazione dei girotondi e poi il suo ministro per le riforme , nuovo messia delle acque del Po’, si presta ad una pagliacciata priva di eguali sbeffeggiando quello stesso tricolore al quale ha giurato fedeltà.
Se questo è quanto offre il centro destra, il centro sinistra che finora ha un po’ arrancato a trovare una propria identità, ha ora gli stimoli, le proposte e soprattutto la forza di costruire unita una coalizione che porti nei palazzi della politica quella passione e quella genuinità di idee che sta finalmente scaturendo spontanea dalla gente che scende in piazza.
E’ una grande sfida che ora tocca al centro sinistra trasformare in un’altrettanto grande opportunità.
Pubblichiamo un piccolo gioiello della memoria:Sandro Pertini, l’indimenticato Presidente Partigiano, amatissimo da tutti gli italiani, in un suo discorso pubblico di oltre vent’anni addietro, pronunciava queste “profetiche” parole che sono di una sconvolgente attualità:
“Oggi la nuova Resistenza in cosa consiste… ecco l’appello ai giovani: di difendere queste posizioni che noi abbiamo conquistato, di difendere la Repubblica e la Democrazia. E cioè oggi ci vogliono due qualità a mio avviso, cara amica, l’onestà e il coraggio… l’onestà… l’onestà… l’onestà.
E quindi l’appello che io faccio ai giovani è questo: di cercare di essere onesti, prima di tutto la politica deve essere fatta CON LE MANI PULITE! Non ci possono essere… se c’è qualche scandalo…se c’è…se c’è qualcheduno che da scandalo… se c’è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i propri sporchi interessi DEVE ESSERE DENUNCIATO SENZA ALCUN TIMORE!“
Sandro Pertini
(1896 – 1990)