Circoscrizione 2: i cippi partigiani ispirano un libro e tante iniziative
Il passato, anche il più recente, rischia sempre di scivolare via dalla nostra memoria, soprattutto quando i testimoni diretti delle vicende scompaiono con i loro ricordi. Al loro posto restano segni concreti, che punteggiano un territorio in continuo cambiamento sia sotto il profilo urbanistico sia sotto l’aspetto culturale. Mi piace pensare che i cippi partigiani presenti nella nostra Circoscrizione possano tornare a testimoniare in modo “vivo” le persone che ivi troviamo citate, oltre ad essere un doveroso ricordo di quanti hanno dato la vita per la nostra libertà. Ogni cippo nasconde ai più la storia di uomini “normali” con una loro esistenza e una famiglia, ma che, in un determinato periodo storico, si sono presi delle responsabilità e degli impegni fino alle loro estreme conseguenze. In un territorio che cambia molto anche dal punto di vista demografico diventa sempre più importante riaffermare alcuni valori, che – in un passato ancora prossimo – quelle persone hanno testimoniato con la propria vita; e così che le pietre possono di nuovo “rivivere” raccontando storie vere, che siamo ancora in grado di ricostruire passeggiando per il quartiere Crocetta e dintorni.
Il progetto del libro ‘Le pietre raccontano’ aveva proprio tale obiettivo, che credo sia stato raggiunto grazie al lavoro della professoressa Olimpia Nuzzi, dell’Istituto Storico e dell’ANPI, che ringrazio sentitamente per la collaborazione.
Il secondo passo sarà quello di riuscire a far conoscere queste storie soprattutto ai più giovani, affinché parole che oggi diamo quasi per scontate – come libertà, democrazia e convivenza civile – si svuotino di retorica e riacquistino tutto il loro senso profondo in un epoca in cui tali valori sono quanto mai necessari.
ANTONIO CARPENTIERI
Presidente Circoscrizione 2
La Circoscrizione 2 e l’ANPI di zona stanno attivando un progetto di valorizzazione dei cippi dei partigiani uccisi tra il 1944 ed il 1945 nella zona della Circoscrizione. Tali cippi comprendono anche il monumento ai caduti della Divisione Acqui, tra cui un centinaio di modenesi. Il progetto, realizzato con il patrocinio della Circoscrizione 2, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Modena e con la collaborazione dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea, prevede:
1) Manutenzione straordinaria per alcuni cippi
2) La pubblicazione di una ricerca storica sulle vicende che hanno portato alla morte dei partigiani ricordati dai cippi. La ricerca, che sarà pubblicata con il titolo “Le Pietre raccontano”,è stata realizzata da Olimpia Nuzzi, docente e giornalista che ha al suo attivo numerosi testi sulla realtà modenese.
3)Una mostra itinerante, sufficientemente agile da poter viaggiare tra diverse sedi istituzionali come sale di quartiere, biblioteche, scuole, palestre o comunque luoghi frequentati da persone di tutte le età. Schematicamente la mostra sarà organizzata in quattro sezioni così articolate: I) contestualizzazione iconografica dell’ambiente sociale, politico, economico dell’area con particolare attenzione alle trasformazioni avvenute dopo la rivoluzione industriale, II) cartina tematica dove saranno individuabili i punti in cui si sono sviluppate le vicende resistenziali della nostra circoscrizione, III) presentazione iconografica dei cippi con rievocazione delle vicende biografiche dei caduti. IV) un cenno alla Modena del secondo dopoguerra e alla nascita della Costituzione come frutto della Resistenza.
4)Vi saranno momenti pubblici di presentazione del libro e della mostra. La presentazione ufficiale avverrà il 17 aprile alle ore 18,15 presso la sala circoscrizionale di via Canaletto 88.
LUCIANO GADDI