12 settembre 2003 – L’ANPI risponde a Berlusconi: “L’antifascismo valore della democrazia”

Le donne, gli uomini della Resistenza, gli antifascisti e i cittadini democratici, sono profondamente indignati e intendono respingere con forza le falsità e le dichiarazioni “blasfeme” del Presidente del Consiglio.
Il fascismo e il suo massimo esponente “Mussolini”, hanno perseguitato, incarcerato, confinato, migliaia di italiani, di modenesi, che si erano opposti o solo non condividevano o non professavano, le idee del regime. Questo regime ha schierato l’Italia al fianco del nazismo di Hitler, trascinandola in una guerra insensata e terribile, che ha coinvolto il mondo intero e fino all’ultimo giorno di occupazione tedesca, dal 1943 al ‘45, hanno ispirato ed appoggiato le più terribili stragi, da Marzabotto a Monchio – Susano – Costrignano, provocando lutti e sofferenze che, anche dopo 60 anni sono vive nella mente e nel cuore di tanti cittadini.
La nostra democrazia e la vita civile dell’Italia poggia sulle radici antifasciste, sui valori che ispirarono e resero possibile riscattare l’onore del nostro Paese attraverso una lunga e sanguinosa lotta di liberazione per volontà dei partiti e movimenti oppositori del fascismo.
E’ dovere delle Istituzioni e di chi le rappresenta conoscere e rispettare la storia!
Il Presidente del Consiglio, con le sue parole e le sue insensate tesi politiche, ha offeso la memoria dei caduti, insultato il dolore dei loro familiari e i sentimenti dei cittadini di una provincia partigiana Medaglia d’Oro.
L’Associazione Partigiani d’Italia della provincia di Modena rivolge ai modenesi, alle autorità Istituzionali, un invito caloroso perché siano fortemente stigmatizzati tutti gli atti e le dichiarazioni che negano di fatto i valori fondamentali della Repubblica e della nostra Costituzione, nate dalla sconfitta del fascismo e della sua ideologia. Questi spregevoli atteggiamenti, mettono in evidenza la volontà del Presidente del Consiglio di nascondere la propria incapacità e quelle del Governo di centro-destra di affrontare e risolvere i problemi del Paese i quali ogni giorno si aggravano.
L’A.N.P.I. esprime il convincimento che la nostra democrazia è ben salda e radicata, occorre però non lasciare incontrastata l’opera dei “revisionisti storici e politici” che non vogliono prendere atto della verità storica.
Mentre respinge queste posizioni, riafferma, nel presente, l’attualità dei valori dell’antifascismo e della Resistenza per il progresso dell’Italia e la costruzione della Nuova Europa.