Corrispondenza da Bruxelles di
Fabrizia Panzetti
Il 1o febbraio, con una risoluzione approvata a grandissima maggioranza, il Parlamento europeo ha confermato il pieno sostegno all’iniziativa del governo italiano per una moratoria sulle esecuzioni capitali da promuovere in seno alle Nazioni Unite.
Una maggioranza schiacciante di voti, 591 si’, 45 no e 31 astensioni, ha dato il suo sostegno alla mozione comune presentata da Ppe, Pse, liberaldemocratici, verdi e comunisti a sostegno di una moratoria ‘’immediata e senza condizioni’’ della pena di morte e di una iniziativa in sede Onu, come sollecitato dall’Italia, la cui posizione viene sostenuta ‘’fermamente’’ dagli eurodeputati.
Il Parlamento ha anche condannato l’esecuzione dell’ex presidente iracheno Saddam Hussein, deplorando lo sfruttamento mediatico della sua impiccagione’ e condannando le modalità disumane dell’esecuzione.
Da segnalare, fra gli italiani, l’astensione di Mario Borghezio (Lega Nord-UEN) e di Riccardo Ventre (Forza Italia-PPE) e il voto nettamente contrario di Romano La Russa (AN-UEN).
Proprio nel giorno in cui si apre a Parigi il terzo congresso contro la pena di morte, il Parlamento europeo ha voluto fare sentire in modo forte la sua voce in vista di una battaglia che i deputati sanno essere molto difficile. Per questo nella risoluzione chiedono alle istituzioni europee e ai governi degli Stati membri dell’Unione europea di fare il possibile per il successo della proposta in seno all’assemblea generale delle Nazioni Unite, sapendo che il divieto della pena di morte è fra i valori fondanti dell’Unione europea, sancito all’articolo 2 della Carta dei diritti fondamentali.
Un richiamo implicito anche a quei pochi paesi europei, in prima fila la Gran Bretagna, che hanno fino ad ora impedito all’Europa di assumere una posizione unitaria a favore della moratoria.
Il Parlamento europeo ha invitato quindi la presidenza di turno tedesca dell’Unione europea ad attivarsi con urgenza per garantire che la risoluzione per la moratoria sia presentata in tempi brevi al palazzo di vetro a New York.
I deputati dell’Unione, che hanno proposto e fortemente sostenuto l’adozione della risoluzione del Parlamento europeo sulla moratoria delle esecuzioni capitali, hanno affermato che adesso spetta alla presidenza tedesca agire perché ‘’l’Europa parli con una sola voce su questo tema e aggreghi attorno ad una risoluzione Onu sulla moratoria il maggior numero possibile di governi’’. Pasqualina Napoletano, eurodeputata dei DS e vice presidente del Gruppo del PSE al Parlamento europeo, che rappresenterà il Gruppo socialista al Congresso di Parigi sull’abolizione della pena di morte, ha invitato tutti i governi degli Stati che ancora riconoscono la pena di morte, a sospendere le esecuzioni finché l’Assemblea generale dell’ONU non avrà votato la sua risoluzione.