Questo cippo ricorda il partigiano Sergio Storchi nel luogo in cui l’11 gennaio 1945 è rimasto ucciso in uno scontro a fuoco con i nemici. La motivazione della Medaglia d’Argento al Valor Militare che ha ricevuto nel dopoguerra ricostruisce, anche se in maniera piuttosto enfatica, le circostanze della sua morte: «nel corso di un audace colpo di mano, condotto con solo 3 uomini contro forze avversarie rivelatesi assai superiori, accettava ugualmente l’impari lotta, riuscendo, col suo tiro calmo e preciso, a  orre fuori combattimento ben 5 avversari. Sopraffatto infine, e colpito a morte, trovava ancora la forza di gridare “Viva l’Italia”». Il monumento si trova al centro di un piccolo parco e costituisce il  lulcro dello spazio verde che lo circonda: la passerella di pietra percorre l’intera area e disegna un cammino che induce i passanti a sostare di fronte al luogo della memoria. Il monumento ricorda la forma e lo stile di una tomba: la struttura è semplice, si ricollega alla sensibilità architettonica e retorica dell’immediato dopoguerra e trasforma il giovane caduto in un modello di comportamento.

 

 

 

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Caduti commemorati in questo monumento

SERGIO STORCHI