3 giugno 1944
Durante il combattimento di Pianorso (Lama Mocogno) periscono i partigiani Cleto Libra e Paolo Pattini della Brigata “Dragone”.
4 giugno 1944
Roma viene liberata dagli Alleati.
6 giugno 1944
Sbarco Alleato in Normandia. Il 26 viene liberata Parigi.
8 giugno 1944
Una formazione partigiana disarma il presidio della Gnr di Baiso. Assalito anche il distaccamento Gnr di Prignano.
9 giugno 1944
Siglato il “patto di Roma”, nasce la Confederazione Generale italiana del Lavoro.
Costituito a Milano il Comando generale dell’Italia occupata.
Il CNL regionale dà vita al Comando unico militare dell’Emilia Romagna.
Assalto partigiano al presidio della Gnr di Pievepelago, viene minato un ponte sulla Via Giardini.
I partigiani occupano il comune di Prignano; distrutta la casa del fascio.
10 giugno 1944
Dopo le dimissioni di Badoglio, viene costituito il primo governo Bonomi, composto dai rappresentanti dei vari partiti politici antifascisti.
11 giugno 1944
Occupata la sede della Gnr di Serramazzoni. Svuotati gli ammassi di Casine di Sestola e di Roncoscaglia, vengono distribuiti alla popolazione locale 215 quintali di grano.
13 giugno 1944
I fratelli Giuseppe ed Ermes Artioli, partigiani della Brigata “W. Tabacchi”, vengono trucidati dai fascisti a San Cesario s.P.
14 – 15 giugno 1944
A Montemolino, comune di Palagano, 15 militari, usciti dalla polizia ausiliaria, e accreditati da un documento di riconoscimento del C.L.N. di Modena, andarono in montagna per combattere con i partigiani: Emilio Campeggi, Giuseppe Casari, Alderigo Cassanelli, Alessandro Castellari, Raffaele Del Bue, Angiolina Germinasi, Angelo Giubbolini, Guerrino Gozzi, Nando Montorsi, Silvio Moscardini, Luigi Piana, Riccardo Quadrelli, Tullio Tripodi, Livio Varagnolo, Enrico Vissciano. Furono uccisi per ordine di un comandante partigiano che non ritenne valido il documento C.L.N. e per tale atto quel comandante venne successivamente processato e condannato a morte da un tribunale partigiano.
14-17 giugno 1944
in diverse località della provincia perdono la vita i partigiani: Ennio Cuoghi, Pietro Caselli, Fausto Bellei, Guido Malferrari, Aldino Morelli.
17 giugno 1944
Sestola viene occupata dai partigiani, che la presidiano per una decina di giorni.
18 giugno 1944
Dopo alcuni vittoriosi combattimenti, le formazioni partigiane occupano Montefiorino. Nasce così la prima repubblica partigiana dell’Italia occupata; vengono elette, in modo democratico, le amministrazioni locali. La zona controllata dalla Repubblica corrisponde al territorio dei comuni di Montefiorino, Prignano, Frassinoro, Polinago, Villa Minozzo, Ligonchio e Toano.
Le formazioni modenesi e reggiane della zona libera si uniscono e formano il “Corpo d’armata centro Emilia”, organizzato su quattro divisioni e quattro battaglioni, per un totale di circa 5.000 uomini, a cui si devono aggiungere i 2.000 uomini del reggiano, organizzati in due divisioni.
19 giugno 1944
Si costituisce all’interno del Clnai il Corpo volontari della libertà, che ha il compito di coordinare le diverse formazioni partigiane.
21 giugno 1944
A Fossoli di Carpi le SS tedesche massacrano il comandante partigiano di “Giustizia e Libertà” Leopoldo Gasparotto (M.O.v.m.), catturato nel milanese e trasferito nel campo di Fossoli.
In località Barbona di Montefiorino, durante una battaglia, cade il partigiano Gino Olivieri della Brigata “Scarabelli”.
Nello stesso giorno assalto partigiano alla caserma della G.n.r. di Zocca. Sono catturati 5 appartenenti alla guardia nazionale repubblicana e il loro comandante, nonché il reggente del P.N.F. (Partito Nazionale Fascista) del luogo.
22 giugno 1944
Terza incursione aerea su Modena. In poco più di quattordici mesi muoiono sotto i bombardamenti 1.384 modenesi.
22-24 giugno 1944
In diverse azioni sono caduti i partigiani: Emilio Falconi, colpito a Fanano il 22; Telesforo Scarabelli, nel combattimento del 22 a Selva di Montefiorino; Stefano Piccinini viene fucilato a Sassuolo; Irmo Servadei nel combattimento di Faeto, il 24, presso Serramazzoni.
23 – 24 giugno 1944
Assalto al presidio della Gnr di S.Antonio di Novi di Modena, accasermato nella tenuta “Delfina”.
25 giugno 1944
A seguito del sabotaggio della ferrovia Carpi Mantova, per evitare la deportazione di prigionieri dal campo di Fossoli, scatta una rappresaglia nazista con la fucilazione di sei partigiani del Raggruppamento Aristide di Carpi: Rino Diacci, Roberto Galliani, Ugo Piselli, Orlandino Montanari, Giuseppe Panteri, Vito Pascale. Nello stesso giorno sono caduti i partigiani Armando Repelli, fucilato a Marano s/P, Sesto Corsari nel combattimento di Monte Pastore, Luciano Cardani fucilato a Casa Galassi lungo il Panaro.
26-27 giugno 1944
Nelle carceri di Bologna, ove erano stati trasferiti, per rappresaglia vengono uccisi otto partigiani di cui quattro modenesi di varie località: Carlo Campioli, Carlo Ferrari, Aldo Giberti, Bruno Prandini.
27 giugno 1944
A Pavullo vengono impiccati dai nazifascisti due renitenti alla leva: Oreste Mezzaqui e Giuseppe Zambelli.
28 giugno 1944
A Piandelagotti (Modena), tedeschi occupano il paese in festa. Trucidano sul posto 10 persone: Renato Beneventi, Teresa Capitani, Sisto Evangelisti, Ermes Fiorino, Flaminio Fontanini, Dino Giannasi, Sergio Giannasi, Sisto Magnani, Luigi Tosi, Silvio Uccelli. Prelevano 34 persone delle quali 30 sono state deportate in Germania e 4, tutti partigiani, fucilati il 30 giugno.
30 giugno 1944
A Cerreta di Riolunato, fucilati 4 partigiani catturati a Piandelagotti il 28: Pietro Fontanini, Corrado Giannasi, Giuseppe Lamberti, Elio Venturi, per rappresaglia dopo l’incendio di un’auto tedesca e l’uccisione di un milite.