1 gennaio 1945
Assalto partigiano alla caserma della milizia fascista a Campogalliano.
Controffensiva tedesca su vari fronti europei.

3 gennaio 1945
Vengono costituite le Sap della montagna.
Nello stesso giorno vengono fucilati per rappresaglia Antonio Montorsi e il figlio Franco a S. Venanzio di Maranello.

7-10 gennaio 1945
Nel corso di una prolungata azione di rastrellamento nazifascista, le formazioni partigiane della montagna sostengono numerosi combattimenti.
A seguito di questi rastrellamenti che comportavano duri scontri in diversi punti dell’Appennino, sul Monte S. Giulia trova la morte il comandante Amelio Tassoni (M.O.v.m.) il quale, per sganciare il reparto dallo scontro in atto, combatte fino ad essere colpito a morte.
Cadono inoltre Vittorio Bergonzini e Arcadio Becchi.

8 gennaio 1945
Durante un combattimento sul monte Penna in località Novellano -Montecreto – cadono 4 partigiani della Brigata “Italia montagna”: Gianfranco Busoni (M.A.v.m.), Attilio Capitani (M.B.v.m.), Vincenzo Rinaldi (M.B.v.m.), Stefano Zanni (M.A.v.m.).

9 gennaio 1945
Durante un rastrellamento nella zona di Frassinoro – Montefiorino da parte di forze nazifasciste, uccisi 5 partigiani di diverse Brigate: Ernesto Boccaletti, Armando Camellini, Luigia Ferrari, Zelindo Ferrari, Giovanni Orsi.

11 gennaio 1945
In uno scontro armato a Saliceto Panaro di Modena, cadeva il comandante partigiano Sergio Storchi, M.A.v.m.

12 gennaio 1945
Le truppe alleate si attestano sul Reno. Fallita la controffensiva nazista.

16 gennaio 1945
Lungo combattimento tra partigiani e tedeschi a Budrione-Carpi.

17 gennaio 1945
Consolini Ezio e Rebuttini Giuseppe vengono prelevati dall’Accademia Militare di Modena, condotti a Sassuolo, messi al muro del cimitero dello stesso comune e fucilati per rappresaglia.
Varsavia liberata dall’Armata Rossa.

18 gennaio 1945
Il comando della Brigata “Matteotti” costituitasi nell’inverno nei dintorni di Zocca, chiede di entrare in collegamento con la Divisione “Modena”.

25 gennaio 1945, giovedì
Muore suicida in carcere a S. Giovanni in Persiceto, nel timore di non resistere alle torture, il partigiano di Castelfranco E., Duilio Guizzardi. Nello stesso giorno, dopo ignobili torture all’Accademia di Modena, vengono fucilati dai tedeschi a Ciano d’Enza i partigiani modenesi Luciano Gibertini, Aronne Simonini (M.A.v.m.) e Giorgio Trenti.

26 gennaio 1945
Vengono trucidati dai fascisti per rappresaglia, alla curva Cattania a Quartirolo di Carpi, 32 inermi cittadini. Per 17 di essi non si è mai potuta accertare l’identità, gli altri sono: Emilio Baldini, Vittorio Bellini, Giorgio Bortolamasi (M.O.v.m.), Arrigo Cocchi, Sante Di Liberto, Franco Erveta, Gino Ferrarini, Selvino Gualdi, Renato Losi, Sergio Manicardi, Maselli Ildebrando, Otello Olivi, Antonio Poggioli, Sergio Zoppiano, Ovidio William Zagni.

27 gennaio 1945
L’Armata Rossa entra nel campo di sterminio di Auschwitz.
A Cavezzo, 3 partigiani impegnati in una missione difficile, catturati nel conflitto a fuoco e poi impiccati: Ermes Saltini (M.A.v.m.), Enzo Pavan ed Elio Somacol (M.A.v.m.).

28 gennaio 1945
Ad opera di un reparto di mongoli aggregati alle SS tedesche, vengono assassinate in via Carducci a Carpi, sei persone abitanti nella stessa casa, di cui 5 donne: Domenica Gatti, Virginia Morandi, Maria Poli, Anna Maria Sacchi, Cita Vincenzo, e un uomo: Secondo Martinelli.

29 gennaio 1945
A Gargallo, Modena, ucciso durante uno scontro con forze nemiche il partigiano Ones Chiletti (M.A.v.m.).