Nato a Modena il 3 febbraio 1896, ed ivi residente. Coniugato con tre figli. Ottico. Di formazione socialista, ed antifascista fin dalla prima giovinezza, ebbe il fratello maggiore, consigliere comunale a Modena, perseguitato da fascismo tanto che dovette emigrare in Piemonte per poter sopravvivere. Arturo Anderlini, come molti socialisti rimasti privi di capi e collegamenti ufficiali durante il ventennio, aderì tra i primi al Movimento di Giustizia e Libertà, divenendone un attivo esponente e divulgatore di stampa clandestina. Il suo negozio centralissimo, in via Emilia, divenne centro antifascista clandestino. Dopo l’8 settembre 1943, egli capeggiò la commissione antifascista che si occupava di mettere in salvo i militari Alleati evasi dai campi di concentramento, due dei più vasti dei quali erano nel modenese. Scoperta la sua larga e generosissima attività, Artuto Anderlini venne arrestato, processato da uno pseudo tribunale fascista e condannato a morte. Venne fucilato all’alba del 22 febbraio 1944 al poligono di tiro di Modena, assieme al sanfeliciano Alfonso Paltrinieri, “reo” del medesimo aiuto a militari alleati già prigionieri. Egli affrontò la morte con stoico coraggio, come testimonia il sacerdote che si avvicinò ai due morituri. La sua soppressione indignò la pubblica opinione in quanto lo stimatissimo commerciante non aveva commesso nessuna azione cruenta, ma soltanto aiutato dei perseguitati nei quali ormai la maggioranza degli italiani vedeva i veri Alleati. Tutto ciò valse ad orientare molti in senso attivo antifascista spingendosi alla lotta clandestina. Della popolarità di Arturo Anderlini fa fede la larghissima bibliografia che lo ricorda o lo nomina.
Nono riconosco partigiano nè insignito di alcuna decorazione, come del resto anche Alfonso Paltrinieri suo compagno di martirio.

E’ ricordato: sul Sacrario di via Benedetto Croce, assieme ad Alfonso Paltrinieri, in sostituzione della primitiva Lapide sul muro esterno del Poligono di Tiro in via Suore, a Modena nel punto ove venne soppresso. Nel Cippo di Piazzale Risorgimento con altri Caduti. Nella Aiuola-Monumento a S. Faustino. Nella intitolazione della Scuola Materna di via Oberdan, a Modena. Nella intitolazione di una via al Suo nome, pure a Modena.

MONUMENTO