Sono stato a Firenze, al forum sociale europeo del novembre scorso, ma non da semplice partecipante bensì a far”servizio di sicurezza” ai parlamentari Ds con tanto di casacca di servizio gialla fluorescente. Magari chi legge penserà “guarda ‘sto sfigato che se ne va a prendere del freddo tutta una giornata e poi non è successo niente”. ragionamento più che legittimo, ma vi assicuro che è stata una delle più belle esperienze fatte nel campo. Un pò di cronaca:
Ore 6 a.m. (avete letto bene, le sei della mattina), partenza verso Firenze con pullman di linea affittato dal sindacato per la trasferta. Viaggio tranquillo.
Ore 8:30 al casello di Firenze la polizia ci ferma per un controllo. Alla domanda del capopattuglia della stradale che chiedeva “cosa andate a fare a Firenze?” rispondeva prontamente il nostro coordinatore “andiamo a prenderle al vostro posto”. La risposta sortiva l’immediato nulla osta della polizia per raggiungere la città. Prima di addentrarci a Firenze, sosta all’ultimo autogrill, una volta entrati diamo un lettura veloce dei quotidiani in vendita, Ci cade l’occhio su “il Giornale” che titola “oggi a Firenze la CGIL schiera 1500 “DURI” del suo servizio d’ordine”, io e gli altri compagni ci guardiamo increduli e commentiamo “ma saremmo noi i fantomatici “DURI”??? Andiamo bene!!!”
Ore 9:00 siamo davanti alla Fortezza da basso, e ci siamo solo noi e una pattuglia di vigili urbani! ci spostiamo verso un incrocio e i sindacalisti di Firenze ci forniscono una sportina di plastica con la razione da sopravvivenza così composta: Due panini così duri che subito ho avuto il dubbio fossero un’arma impropria da lanciare in caso di assalto ai black blok, una confezione d’acqua in brik di carta (comodissima!!!) e un arancio (unico elemento commestibile del sacchetto), tutto questo sarebbe servito per sfamarci, ma per fortuna poco più in là, su una panchina altri esponenti della CGIL locale distribuivano gnocco (questo veramente buono) e alla faccia della globalizzazione… Coca-cola!.
Ore 10:00 il nostro gruppo di “vigilantes” viene fornito di una casacca giallo fluorescente con tanto di bande orizzontali catarifrangenti, potevamo benissimo essere presi per spazzini in sciopero. Fin verso le 11:00 eseguiamo una serie di avanzate, ritirate strategiche, presidi di punti nevralgici di interesse logistico, ci sembrava di essere alle grandi manovre degne di chissà quale stratega. Intanto si incomincia a radunare la folla e finalmente…si parte! il nostro commando di diessini carpigiani tutto schierato mano nella mano (per evitare infiltrati!!!) a difesa dello stato maggiore DS.
Ore 17:30 ci siamo fatti quasi un terzo del corteo con gli occhi puntati per intercettare i possibili “anarco insurrezionalisti” determinati a chissà quale azione dimostrativa e mentre sfilavamo ci capita di tutto (diamo informazioni su dove si trova la stazione, facciamo conoscenza con un gruppo di pensionate spagnole che cantano “bella ciao” (in spagnolo!) vediamo dal vivo e a distanza ravvicinata Gino Strada, Jovanotti, Josè bovè, e man mano che ci avviciniamo alla fine del corteo abbiamo sempre più la conferma che il clima della giornata è festoso, tensione zero e zero problemi di ordine pubblico, la risposta di Firenze è meravigliosa (gente alle finestre che applaude, una vecchia all’ultimo piano di un palazzo sventola la bandiera di “Che Guevara”), insomma se dovessi riassumere in una parola la giornata direi: una festa! Una volta appurato che la nostra funzione era esaurita ci siamo fermati sul lato del corteo, ammirando la moltitudine che lo componeva e aspettandone la fine per essere prelevati dal pullman e riportati a Modena. Bilancio della giornata: la soddisfazione di poter dire “io c’ero” alla più grande riunione politica della storia europea e la tranquillità della giornata, che gli avvoltoi di una certa informazione avevano dipinto come la calata dei barbari, ma che non ha visto nè morti nè feriti…però a pensarci bene qualcuno ha riportato un qualche danno: io ho preso l’influenza causa il freddo e qualcun’altro ha avuto problemi di digestione causa i panini del sindacato. Ultima nota di colore: il giorno seguente in un suo articolo “il manifesto” riportava ” le uniche brutte facce viste a Firenze erano quelle del servizio d’ordine DS in pettorina gialla fluorescente” Per quanto riguarda questa fantomatica casacca fluorescente, io la terrò in macchina a perenne ricordo di quella bella giornata e poi in caso dovessi cambiare un gomma di notte…non si sà mai.