Una strada in onore dei fascisti? Anche no.

A poche settimane dal 25 aprile la maggioranza di destra che guida il Comune di Mirandola decide di onorare le vittime fasciste della cosiddetta “corriera fantasma”, dedicando loro una via.

L’assassinio, avvenuto pochi giorni dopo la Liberazione, di 16 militi della Repubblica Sociale alleata dei nazisti, residuo del regime fascista traditore dell’Italia, complice di efferate stragi di civili, responsabile di torture e massacri di partigiani, è uno dei drammatici esiti della guerra voluta da Mussolini. I partigiani che hanno commesso il reato sono stati processati e condannati. Il fatto non trasforma le vittime in martiri da onorare.

Il maldestro tentativo della destra mirandolese di riscrivere la storia mette sullo stesso piano chi è stato ucciso per vendetta politica, con chi ha dato la vita per la libertà, la democrazia, l’indipendenza dell’Italia. Si tratta di una mistificazione che respingiamo con forza.

L’ANPI non ha paura della storia e ha sempre con nettezza analizzato e condannato atti ingiustificati di violenza compiuti da singoli partigiani. Paura della storia hanno invece gli esponenti della destra che usano ogni occasione per negare le responsabilità dei fascisti nella disfatta dell’Italia, nei reiterati tentativi di distruggere la democrazia con lo stragismo e il golpismo degli anni ‘70, con il rifiuto di riconoscere la natura antifascista della Costituzione e delle istituzioni repubblicane.

Anche con l’atto deliberato dalla maggioranza del Consiglio Comunale di Mirandola la destra locale, con una ormai lunga serie di provocazioni caratterizzate dalla nostalgia per il fascismo e la sua aberrante cultura, conferma la sua inadeguatezza a rappresentare le istituzioni democratiche nate dalla Resistenza.

Vanni Bulgarelli

Presidente Provinciale ANPI