La mostra fotografica “I ragazzi ebrei di Villa Emma” sta girando per l’Italia e per l’Europa
Dopo la sua inaugurazione a Nonantola il 21 ottobre 2001, la mostra fotografica «I ragazzi ebrei di Villa Emma a Nonantola . 1942-1943» ha suscitato un notevole interesse in diverse realtà in Italia e all’estero,interesse che ha visto progressivamente allungarsi il calendario delle esposizioni. Per poter soddisfare le numerose richieste è stato necessario realizzare una sua duplicazione. La prima tappa è stata quella a Montecitorio a Roma in occasione della celebrazione del giorno della memoria, il 27 gennaio 2002. Contemporaneamente è stata ospite a Bergamo presso la Civica Biblioteca «Angelo Mai». Poi è andata a Vignola presso le scuole medie «L. A. Muratori» mentre a Trieste, in ottobre, è stata allestita in una bella sala del Museo Ebraico. Nel novembre 2002 è stata ospitata a Bruxelles al Parlamento Europeo. Infine ha proseguito per Parigi dove è stata allestita alla Maison d’Italie nella Cittadella Universitaria e affiancata alla mostra riguardante un altro luogo in cui trovarono rifugio un gruppo di ragazzi ebrei, la Maison d’Izieu, gruppo di ragazzi che purtroppo, a differenza di quelli di Villa Emma, non trovarono la salvezza ma furono deportati. L’ultimo importante appuntamento del 2002 sarà a Berlino all’Accademia delle Arti.
Nel 2003 la mostra sarà esposta ancora in numerose città italiane: Ancona, Cagliari, Modena, Salerno oltre che a Olesa di Montserrat paese spagnolo con il quale Nonantola è gemellato.
Nel 2004 sarà la volta di Genova e Bologna.
Il Comune di Nonantola è da tempo impegnato nello sforzo di approfondire e articolare le problematiche legate alla conservazione e alla trasmissione della memoria di cui il progetto per la costruzione del centro per la pace e l’intercultura «Villa Emma» rappresenta il nucleo centrale. Lunghi anni di lavoro dal 1997 ad oggi hanno dato frutti copiosi: la mostra fotografica, il volume di Klaus Voigt edito dalla Nuova Italia «Villa Emma. Ragazzi ebrei in fuga. 1940-1945» vero caposaldo della ricerca storica, il catalogo della mostra in tre lingue (italiano, tedesco, inglese), il Quaderno Didattico « Tutti salvi» realizzato con l’Istituto Storico di Modena. Questa solida base permetterà presto, già nei prossimi mesi, un ulteriore sviluppo del Progetto Villa Emma e della strategia della memoria del Comune di Nonantola.
Essa si articolerà su quattro principali direttrici:
1) la costituzione della Fondazione dedicata a Villa Emma,
2) l’allestimento di una Sede provvisoria del Centro Villa Emma dove sarà possibile allestire in modo permanente la mostra e creare un punto di incontro e di informazione in attesa della ristrutturazione della casa colonica che da tempo è stata individuata come la vera sede del centro,
3) lo sviluppo delle tematiche legate alla pace, al dialogo tra culture e religioni diverse che rappresentano l’altro versante insieme a quello della ricerca storica su cui si ritiene fondamentale intervenire,
4) la costruzione di un laboratorio didattico permanente per un coinvolgimento ulteriore del mondo della scuola a tutti i livelli.
Naturalmente tutto questo si pensa di realizzarlo inserendo l’esperienza di Nonantola in un rete di rapporti e di scambi che a partire dalla realtà locale si allarghino a livello provinciale (si tratta di ampliare e migliorare l’esperienza già iniziata col Sentiero della Memoria) e, grazie anche all’itinerario della mostra, a tutto il resto dell’Italia e l’Europa.
Ombretta Piccinini