Questa lapide è stata collocata sul muro esterno della Cooperativa Braccianti di via Nonantolana per ricordare il partigiano Antonio De Toni, che è morto nel corso dei combattimenti per la liberazione di Genova il 25 aprile 1945. Nel dopoguerra il padre del caduto ha donato il podere all’ANPI, che lo ha ceduto alla Cooperativa per consentire ai braccianti di onorare “nel pacifico lavoro” la memoria di un giovane resistente con i frutti della loro terra. Questa scelta rappresenta un omaggio a una categoria professionale che ha subito in maniera drammatica gli effetti del Ventennio fascista: il regime ha attaccato a più riprese le leghe dei braccianti e le associazioni dei salariati agricoli per smantellare le reti di consenso e propaganda che le organizzazioni socialiste avevano costruito nei primi anni del Novecento. I programmi fascisti proponevano la trasformazione dei braccianti in mezzadri, ma prevedevano una modifica dei contratti di partecipazione che favoriva i grandi proprietari terrieri e impoveriva le famiglie dei coltivatori; tali politiche provocato l’allontanamento dalle campagne di molti contadini, spinti a cercare lavoro nelle fabbriche della città.

 

 

 

 

 

 

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Caduti commemorati in questo monumento

ANTONIO DE TONI