Questo cippo commemora Mauro Capitani lungo la Strada che l’Amministrazione comunale di Modena gli ha dedicato nell’immediato dopoguerra. Il gappista di Albareto è un simbolo della lotta partigiana: è morto a diciannove anni ancora da compiere mentre tornava da una missione e ha lasciato alla compagna un figlio neonato. L’uccisione di Capitani ha sconvolto la comunità di Albareto: i partigiani della Brigata “Walter Tabacchi” si sono adoperati affinché la frazione diventasse un punto di riferimento della lotta armata e i compagni del Partito Comunista Italiano si sono impegnati a coltivare la memoria del “martire” attraverso la dedica di una strada del Comune. Nell’immediato dopoguerra, “La Verità” e “Resistenza – La lotta del combattente” ricordano a più riprese l’impegno organizzativo che questo partigiano ha offerto nei primi sviluppi delle lotte di Albareto e la grande partecipazione che i ragazzi di via Lamberti hanno garantito fin dall’estate del 1944. L’epigrafe originaria del cippo ricorda l’impegno della lotta di liberazione: «1943-1945 Resistenza». La testa di Capitani si erge sulla struttura e rappresenta tutti i partigiani che sono morti nella lotta di liberazione. Localizzazione precisa del presente monumento in via di verifica.

 

 

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Caduti commemorati in questo monumento

MAURO CAPITANI