Il partigiano modenese Elia Angelo Menoni era noto in tutta la città con il nome di battaglia di “Thompson”. Audace sappista della Brigata “Ivan”, nella notte del 1 gennaio 1945 si rende protagonista di un episodio singolare: insieme ad alcuni compagni e a un disertore dell’esercito nazista che conosce i segreti dei mezzi blindati riesce a rubare un carro armato T-38 alle forze di occupazione tedesche e costringe il conducente a marciare alla volta dell’Accademia Militare. Arrivati davanti a Palazzo Ducale, i “ribelli” lasciano partire una raffica di colpi contro il simbolo dell’oppressione fascista, poi si dirigono verso la Caserma “Galluppi” e aprono nuovamente il fuoco; alla fine dell’avventura, uccidono i membri dell’equipaggio e fanno saltare il blindato per renderlo inutilizzabile. Nei primi anni del Dopoguerra “Thompson” trascorre lunghi mesi in carcere poiché viene giudicato colpevole di alcuni reati commessi nei frangenti della lotta partigiana e durante l’estate 1945, ma il sostegno del Comitato di Solidarietà Democratica, un’associazione di giuristi e politici che aiuta i partigiani perseguitati dalla magistratura, gli permette di uscire dalla prigione e di mantenere un ruolo importante nella memoria della Resistenza modenese.
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Caduti commemorati in questo monumento
ELIA ANGELO MENONI