Il 20 aprile 1944 i partigiani Lino Storchi, Osvaldo Grandi, Franco Castelli e Dino Corradi sono fucilati dai fascisti per vendicare l’uccisione di due militi della Repubblica Sociale. Secondo la “Cronaca Pedrazzi”, i quattro “ribelli” «prelevati dalle Carceri di S. Eufemia sono condotti a Campogalliano e fatti girare pel paese su di un camioncino scoperto, nel momento istesso in cui si stava preparando una specie di corteo funebre per dare sepoltura ai due militi […] uccisi a Saliceto due giorni prima. Non appena iniziata la cerimonia funebre i quattro giovani vengono velocemente portati sulla stessa vettura nei pressi del Cimitero […] Fatti scendere uno ad uno dalla vettura venivano inviati […] sul ciglio di un fossatello e man mano uccisi da colpi di mitra che i Repubblicani sparavano sui disgraziati stando in sul ponticello che immette al Cimitero. Compiuta la macabra funzione si dié fuoco ad una bomba che esplodendo fragorosamente, doveva dare notizia, a quei di Campogalliano, della avvenuta esecuzione» La mancanza dell’immagine di uno dei caduti ci ricorda che negli anni della guerra la fotografia era un oggetto molto prezioso e poco diffuso fra le  classi popolari. Le famiglie meno abbienti avevano la possibilità di scattare le foto soltanto in situazioni particolari: per celebrare eventi speciali della vita (nascite, matrimoni, battesimi) o in vista della morte (come la guerra).

 

 

 

 

 

 

Galleria





 

Caduti commemorati in questo monumento

RECLUS ASCARI

OSVALDO GRANDI

FRANCO CASTELLI

DINO CORRADI