Questo cippo si trova nel luogo in cui l’11 aprile 1945 è stato ucciso il partigiano Sergio Roncaglia. L’epigrafe ricorda il «sangue versato» dal giovane vice-comandante della Brigata “Mario”. L’episodio è ricostruito nella “Cronaca Pedrazzi”: «Ad un dato momento tutta la pattuglia [fascista] si sposta verso Cittanova poiché sulla via predetta di S. Donnino, poco oltre il ponte della Fossa Gazzuoli, un Tizio buttata la bicicletta s’era dato a gambe per la campagna. Veniva raggiunto, fermato e perquisito. Nulla si sa se avesse o meno le carte in regola, certo sì è che l’individuo era armato di una grossa pistola. Il caso è tragico per eccellenza: lo sconosciuto è apparentemente lasciato libero di andarsene, ma fatti pochi passi viene fatto segno a numerosi colpi d’arma da fuoco. Cade esanime, lo sconosciuto, lungo il fossatello tra un filare d’alberi ed un campo di frumento. […] La prima [ragazza], che quasi correva lungo il fossatello, non appena scorto il cadavere, esclama: è lui! E gli si inginocchia al lato, lo invoca affannosamente per nome: Sergio! Sergio! e guardando quel volto sfigurato esclama: come l’hanno ridotto!». Localizzazione precisa del presente monumento in via di verifica.

 

 

Galleria





 

Caduti commemorati in questo monumento

SERGIO RONCAGLIA