Questo grande monumento è stato inaugurato il 10 dicembre 1950. L’epigrafe lo propone «a
ricordo di coloro che caddero in una guerra non voluta dal Popolo Italiano vittime della criminale
politica di Governi rivolta contro le libertà e l’indipendenza dei Popoli» nella «guerra 1940-1945».
Queste parole lasciano emergere la condanna nei confronti del nazi-fascismo, ma recuperano
alla memoria tutti i «combattenti» che sono rimasti «vittime della guerra nazi-fascista»: i
committenti affermano che l’aggressione alla Francia, le operazioni militari nei Balcani e le
campagne africane hanno provocato la morte di tanti soldati semplici, che non sono caduti per la
loro voglia innata di combattere, ma per colpa di Mussolini e della sua sete di gloria. Queste
aperture della memoria non scalfiscono il primato morale e spirituale della Resistenza: la «gloria
eterna» ai «partigiani caduti per la libertà» mantiene una distinzione netta fra i “ribelli” che si sono
opposti ai fascismi e i combattenti: il bassorilievo che chiude il monumento ripropone il motivo
della Libertà che guida il popolo e lo interpreta affinché possa esprimere efficacemente il trionfo
della lotta partigiana.
Galleria
Caduti commemorati in questo monumento
RENZO REGGIANI
RENATO BOMPANI
BRUNO BULGARELLI
PIERINO CAVALCANTI
ADEO GIBERTINI
ENZO LEONARDI
VITTORIO ORSINI
SAVINO PIFFERI
GUERRINO SONCINI
GUSTAVO BRUZZI
GIOVANNI BONI
ROLANDO BERSELLI
GUERRINO BRUZZI
MARIO BINI
ERMANNO CAMPANA
AUGUSTO CAMPARI
ROBERTO FORONI
GEMINIANO FERRARI
OBERDAN FERRAGUTI
IVO GIOVANARDI
ALBERTO MALVERTI
SERGIO MARCHI
ENZO MUNARINI
IVO STANZANI
FERRINO VESCOVINI
LIVIO ZAPPATERRA
NEVIO AMAINI
VASCO ANDERLINI
ENZO BULGARELLI
GINO CIGARINI
BRUNO CAMPANA
ARTURO CASTAGNOLI
ATTILIO MANFREDINI
RENZO PICCININI