Il concetto di ‘confine’ si è dimostrato storicamente sfuggente e richiama quello di ‘separazione’, se non di ‘contrapposizione’. Non a caso è all’origine di dispute politiche e conflitti militari sanguinosi in ogni epoca. Ma quando popoli, culture e consuetudini s’intrecciano strettamente e si sovrappongono per secoli diventa ancora più difficile tracciare rigide demarcazioni.
E’ il caso della Venezia Giulia, soggetta a continui e violenti smembramenti territoriali che non hanno tenuto minimamente conto della sua specificità e della sua composita realtà stratificatesi nel tempo. In un’epoca di continui spostamenti di popolazioni, in cui i confini linguistici e culturali sembrano sbriciolarsi sotto l’incalzare della tecnologia, quale è il senso del confine geografico e politico?
‘Frontiere mobili’ presenta la storia del confine orientale italiano dalla prospettiva di chi in quelle terre è nato e ha vissuto, subendo spesso le conseguenze drammatiche di processi epocali nei quali sono intervenuti sistemi totalitari di diverso segno, con il loro carico di violenza.
Attraverso immagini e letture di autori triestini e istriani, Fabio Todero ne ricostruisce gli eventi facendoci rivivere le vicende complesse che hanno segnato la geografia e la vita di popolazioni e culture vicine e diverse, a cavallo fra mondi in perenne tensione.
Fabio Todero
Ricercatore dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia, si occupa da anni della Grande guerra e della sua memoria, su cui ha pubblicato numerosi saggi e volumi i più recenti tra i quali sono Orizzonti di guerra: Carso 1915-1917 (2008) e Una violenta bufera. Trieste 1914 (2013). Si occupa inoltre – anche in chiave didattica – di confine orientale. Ha scritto il saggio Foibe, per la nuova edizione del volume di Mario Isnenghi, I luoghi della memoria (Bari 2011).
Irene Guadagnini
Attrice, si dedica in special modo a reading e mises en éspace a tema storico, sociale, letterario, collaborando con istituti ed enti culturali. In particolare, ha curato con l’Istituto Storico di Modena diversi appuntamenti legati alla memoria storica del Novecento.
Giuliano Albarani
Presidente dell’Istituto Storico di Modena dal 2007, dottore di ricerca in scienze della cultura, si è occupato prevalentemente di storia della politica, della storiografia e didattica della storia.
La sua ultima pubblicazione è La guerra dentro. Bastiglia dal Fascismo alla Liberazione
(Artestampa 2013).
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