giugno-2007-25“Ritrovare quella curiosità, quella voglia di conoscersi che non va mai in pensione, quella voglia di mettersi sempre in gioco, di esserci, da protagonisti”. Così Renata Bagatin responsabile informazione del sindacato pensionati SPI/CGIL nazionale, ha presentato la tre giorni della 14° festa nazionale di LiberEtà, la rivista del sindacato pensionati, che si è svolta a Modena il 7-8-9 giugno scorsi.
Diverse centinaia di delegati e attivisti in rappresentanza delle 292 leghe SPI su tutto il territorio nazionale, hanno preso parte alla tre giorni di dibattiti, incontri e spettacoli che ha visto anche la presenza del segretario generale della CGIL Guglielmo Epifani, della segretaria generale SPI Betty Leone e di Morena Piccinini già segretaria della CGIL Modena e ora segretaria nazionale CGIL.
Tanti i temi dibattuti in un’agenda fitta di incontri. Si è parlato di etica e laicità con nomi nazionali come il professore Biagio De Giovanni dell’università di Napoli, il professore e ginecologo Carlo Flamigni, Giovanni Bianchi dei Circoli Dossetti, Luciano Guerzoni della Fondazione Gorrieri e Riccardo Terzi dirigente SPI che ha ricordato come di fronte a divisioni crescenti nella società e negli uomini, tra sfera pubblica e privata, tra fede e ragione, sia possibile trovare una garanzia di laicità e di fondamenti comuni che ci uniscono nel grande patrimonio di valori, idealità e principi della nostra Costituzione.
Per valorizzare il rapporto con le giovani generazioni, a cui i pensionati e la stesa rivista LiberEtà sono particolarmente attenti, è stata dedicata un’iniziativa ai temi della memoria e della trasmissione del patrimonio di valori di democrazia, pace e libertà conquistato dagli uomini e delle donne della Resistenza. La scelta è caduta sul progetto “Un treno per Auschwitz”, la visita guidata al campo di sterminio dei ragazzi delle scuole modenesi promossa dalla Fondazione Fossoli di Carpi, che al rientro ha visto i giovani coinvolti alla rielaborazione dell’esperienza con la produzione di video-narrazioni.
I pensionati dello SPI hanno poi affrontato anche il tema dell’informazione, che vogliono libera e attenta ai problemi della gente, oggi difficilmente realizzabile nel panorama editoriale diviso fra Rai, Mediaset e la pay-tv di Murdoch. All’incontro hanno partecipato la giornalista Rai Lorenza Foschini e Luigi Mattucci presidente della Consulta radiotelevisiva dei DS. Lo SPI ha eletto simbolo dell’informazione libera, il giornalista Enzo Biagi a cui è stata conferita la tessera ad honorem.
La festa è stata l’occasione per presentare il mensile LiberEtà, fondato nel 1951 da Di Vittorio per raggiungere capillaramente i lavoratori una volta pensionati. “Oggi è distribuita a circa 200.000 pensionati a livello nazionale, di cui oltre 65.000 solo in Emilia Romagna e quasi 15.000 in provincia di Modena” ha spiegato Maurizio Fabbri dello SPI regionale. “Una rivista che porta nelle famiglie un punto di vista laico – dice il direttore Giorgio Nardinocchi – che non fa un’informazione gridata, ma è attenta ai problemi concreti delle famiglie, del lavoro, dei giovani e della scuola, che dà voce ai più deboli”. Ottanta attivisti di LiberEtà sono stati premiati in riconoscimento del loro impegno a promuovere la rivista dello SPI in tutte le famiglie d’Italia, e una delegazione è stata ricevuta in Municipio dal sindaco Pighi e dal presidente della Provincia Sabattini.
Gugliemo Epifani, applauditissimo nel suo intervento al forum Monzani l’8 giugno, ha parlato del malessere sociale che caratterizza larghe fasce del paese, a cominciare dai pensionati al minimo, ma anche di quelli che con 1.000-1100 euro faticano però in certe regioni d’Italia ad arrivare alla fine del mese. Per questo, nel confronto con il Governo su welfare e pensioni che si gioca nel mese di giugno, CGIL CISL UIL rivendicano fra le priorità di destinazione dell’extragettito fiscale (almeno 1,5 miliardi) un aumento per le pensioni, a cominciare da quelle più basse fino a coinvolgere una platea di pensioni più ampia riconoscendo vantaggi a quelle più remote e con più contributi da lavoro.
E’ questa una delle rivendicazioni principali, accanto all’istituzione del fondo per la non autosufficienza, di cui hanno parlato anche Betty Leone e Morena Piccinini nel loro comizio conclusivo in piazza grande a Modena il 9 giugno, a soli 3 giorni di distanza dalla successiva manifestazione nazionale del 12 giugno che ha visto una nutrita delegazione di pensionati di CGIL CISL UIL modenesi in piazza a Bologna.
Il segretario della CGIL di Modena Donato Pivanti e dello SPI provinciale Franco Zavatti si sono detti onorati di ospitare quest’anno la festa di LiberEtà: “È il riconoscimento del ruolo forte del sindacato modenese, del ruolo che le generazioni di pensionati di oggi hanno avuto nelle lotte per la difesa dei diritti sociali e per la crescita della democrazia. Queste lotte rappresentano un insegnamento e un’eredità importante per continuare le battaglie future per i diritti, l’integrazione, la solidarietà tra le generazioni”.