Tantissime persone, ex partigiani, anziani ma anche giovani, e molti rappresentanti delle istituzioni lo scorso 13 giugno hanno reso l’estremo saluto a Maria Cervi, figlia di Antenore, uno dei sette fratelli trucidati dai fascisti nel reggiano. Molti hanno ricordato come Maria,tra i tanti discendenti della famiglia Cervi, fosse colei che aveva più di altri tenuta viva la memoria, impegnandosi nel Museo ricavato in quella casa che fu teatro dell’arresto dei fratelli Cervi.
A rendere omaggio a Maria Cervi, i gonfaloni dei Comuni con sindaci provenienti da tutta la Provincia di Reggio ma anche dalla regione e da altre zone d’Italia. Tra i presenti il vice presidente della Camera Pierluigi Castagnetti, parlamentari, la presidente della Provincia Sonia Masini, il presidente della Regione Vasco Errani. Prima dei discorsi ufficiali il gruppo dei “Modena City Ramblers” ha cantato “Bella Ciao” con chitarra, tamburello e violino. Hanno parlato il sindaco di Gattatico Rossella Cantoni, il presidente della Provincia Sonia Masini, il presidente dell’Anpi di Reggio Emilia Giacomo Notari, infine Vasco Errani ed il sindaco di Roma Walter Veltroni, che ha chiuso la sua orazione ufficiale definendo Maria Cervi “una grande italiana, che ha amato il suo Paese e gli ha donato tutte le energie di cui disponeva”. Due i comunicati inviati dall’Anpi provinciale di Modena. Uno diretto alla famiglia Bigi:
“L’ANPI di Modena esprime sentito cordoglio e partecipazione. Tutto il mondo resistenziale perde una testimone di un periodo storico grave ma denso di promesse per il futuro della democrazia. Una donna coraggiosa, stimata e amata da tutti noi”.
L’altro alla Presidenza del Museo Cervi: “L’ANPI di Modena e provincia esprime cordoglio per la perdita di Maria Cervi. Una testimone coraggiosa, non ha tralasciato alcun impegno a sostegno e per la vita del “Museo Cervi”. Un’espressione di affetto per tutti voi che avete avuto l’onore della sua costante opera di proselitismo e conoscenza della storia della Resistenza.