La rappersaglia di Pratomaggiore

impiccatiIn un freddo pomeriggio di febbraio 1945 un autocarro scortato da armati tedeschi e fascisti si ferma nel cortile delle scuole per depositare il suo carico: sono otto giovani prelevati dalle celle dell’Accademia militare di Modena che vengono subito rinchiusi nei locali della scuola. Il tempo di allestire nei pressi, in fretta e furia, lo strumento per l’esecuzione e gli otto giovani vengono incolonnati verso la strada provinciale dove si intravvede appoggiata sui rami di due olmi una lunga e nodosa pertica. A due per volta saranno fatti salire su due sgabelli per introdurre la testa nel cappio penzolante dalla pertica: una macabra sequenza ripetuta quattro volte.I corpi rimasero appesi per ben due giorni. Il comitato di Liberazione di Vignola decise di dover documentare con foto l’orrendo crimine, affidando l’incarico della delicata operazione ad Antonio Zagnoli e Gino Roncaglia. Ad un primo tentativo andato a vuoto, ne seguì un secondo con l’ausilio di un carretto trainato da un cavallo che consentì ai due operatori di scattare la foto, senza essere notati dai tedeschi che vigilavano dal cortile della adiacente scuola.

Le vittime: Franco Nasi, anni 19 di Vignola (Medaglia d’Argento al V. M.) – Omero Lancellotti, anni 19 di S.Prospero (Medaglia d’Argento al V. M.) – Danilo Grana, anni 20 di Ravarino – Secondo Venturi, anni 21 di Castel D’Aiano – Italo Donini, anni 19 di Saliceto Panaro Modena – Lino Bertarini, anni 24 di Castelnuovo Rangone – Giovanni Carminati, anni 22 di Montefiorino – Nicoletto Menotti, anni 22 di Sasso Marconi.