Nelle librerie la ricerca di Giovanni Taurasi sugli ambienti culturali e universitari di Modena

intellettualeIl saggio di Taurasi analizza i rapporti tra cultura e regime fascista a Modena, dall’ascesa del movimento di Mussolini alla liberazione della città avvenuta dopo un’aspra guerra civile e di liberazione nella quale si fronteggiarono un movimento partigiano di ampie dimensioni, che poteva contare sulla solidarietà ed il sostegno di gran parte della popolazione (furono quasi 20.000 i partigiani e patrioti modenesi combattenti), e un’alleanza di tedeschi e fascisti di Salò, decisi a reprimere ogni forma di dissenso.
L’università e gli ambienti culturali modenesi diedero un contributo fondamentale alla lotta contro nazisti e fascisti; gli studenti parteciparono attivamente alla guerra di liberazione ed oltre 300 di loro, di ogni orientamento culturale, militarono tra le forze partigiane. Una dozzina di studenti caddero in combattimento o a seguito di azioni di rappresaglia e 23 vennero internati in Germania.
Taurasi ripercorre la storia del Ventennio modenese partendo proprio dalla prospettiva degli intellettuali, dei docenti e degli studenti modenesi.
La sua ricerca, compiuta su numerosi archivi, fonti inedite e su una vasta bibliografia, dedica particolare attenzione alla storia dell’ateneo locale e ai percorsi di alcuni noti intellettuali modenesi (tra i quali Antonio Delfini, Ugo Guandalini, Angelo Fortunato Formiggini, Guido da Verona, Franco Allegretti).
Nel corso degli anni Trenta, il legame fra attività scientifica e militanza politica era saldissimo, con la totale fascistizzazione dell’ateneo e il generale adeguamento al clima politico. L’università si mobilitò per la campagna antisemita (tra i dieci firmatari del Manifesto della razza, tre hanno insegnato presso l’ateneo modenese) e per quella bellica. Alcuni segnali anticonformisti si evidenziarono all’interno di alcuni ambienti studenteschi e culturali che manifestarono critiche contro il conservatorismo fascista. Lo scoppio della guerra costituì lo spartiacque per il definitivo distacco di molti intellettuali modenesi dal regime. L’8 settembre 1943 fornì a studenti e docenti dell’ateneo l’occasione per un esame di coscienza sulla propria esistenza e sulle proprie scelte, spingendo molti di loro ad aderire alla Resistenza.
Il volume, di qui il titolo che fa il verso ad un celebre libro di Ruggero Zangrandi, ripercorre proprio questo lungo viaggio attraverso il fascismo dei ceti colti modenesi.

Giovanni Scalambra

taurasiGiovanni Taurasi, Intellettuali in viaggio. Università e ambienti culturali a Modena dal fascismo alla Resistenza (1919-1945), Unicopli, pagg. 288, euro 15