libroÈ di particolare significato che proprio in occasione del “giorno della memoria” sia uscito il libro di Alan Flederman “Ci indicarono la strada”. Opportunamente in un momento di riflessione sui grandi temi che hanno segnato la seconda guerra mondiale, ma anche di valorizzare tanti episodi di solidarietà verso i deportati e i perseguitati che hanno in prima fila tanti uomini e donne normali, come a Spilamberto nel 1943. Attraverso il racconto di Flederman abbiamo modo di conoscere un momento importante della fase iniziale della Resistenza modenese, una resistenza non armata, fatta di tanti episodi di solidarietà, di aiuto verso i soldati italiani, i prigionieri alleati, gli ebrei.
L’autore del libro, ufficiale sudafricano, catturato dai tedeschi in Nord Africa, riuscì a fuggire dopo l’8 settembre dal campo di prigionia per ufficiali alleati di Modena e rifugiarsi presso alcune famiglie mezzadrili di Spilamberto, collegate all’organizzazione antifascista della zona. Pochi mesi dopo, grazie a questa rete di solidarietà riuscì a riparare in Svizzera e a salvarsi.
La presentazione uffiaciale del libro è avvenuta nella sala del Consiglio comunale nel corso di una seduta straordinaria alla prsenza dell’autore. Lo stesso Alan Flederman aveva avuto in mattinata un incontro con gli studenti della scuole medie presso l’Aula Magna dell’istituto “Fabriani”.
Prima di congedarsi da Spilamberto Alan Flederman ha consegnato al sindaco un assegno di 1.500 Euro per l’istituzione di un premio annuale, di 300 Euro per 5 anni, da assegnare al migliore tema sulla resistenza svolto dagli alunni delle scuole medie, nonché un’offerta all’ANPI di 2.500 Euro.