42 persone sono state raggiunte da procedimento giudiziario aperto dalla procura di Cosenza per 270/bis, associazione sovversiva e cospirazione mediante associazione. Tra questi, 11 uomini sono stati trasferiti al Carcere Speciale di Trani e 2 donne al carcere di Latina, mentre per altre 6 sono scattati gli arresti domiciliari.

I capi di imputazione che hanno mosso il Gip sono di cospirazione politica mediante associazione al fine di turbare l’esercizio di governo, propaganda sovversiva tesa a sovvertire violentemente l’ordine economico. Contestati anche reati di danneggiamenti nel Social Forum di Genova e Napoli.

Napoli, Cosenza, Taranto, Reggio Calabria, Vibo Valenzia, queste le città dove è stato eseguito il provvedimento. Il trasporto al SuperCarcere di Trani non ha permesso ai fermati nemmeno un contatto con il proprio avvocato.

Oggi viene portato avanti un durissimo attacco alla libertà di dissenso e di lotta; il carcere è l’unica risposta delle istituzioni al grido di resistenza contro la disoccupazione, l’esclusione, la povertà, l’abbandono. Ad essere incriminato è il tentativo di costruire nel meridione d’Italia una rete politica fondata sui bisogni reali. Quando il movimento diventa coscienza e comincia a lavorare sul nonlavoro, il diritto alla casa, l’acqua, il diritto alla sanità, ecco che viene criminalizzato. Si stringe il cappio intorno al collo dei disoccupati, degli studenti, dei lavoratori della Fiat in lotta, degli immigrati.

In fondo tutti hanno un amico black blok.

ATTENZIONE

lybiaDi certo, il Forum sociale europeo è stato un grosso smacco per chi aveva annunciato da settimane il rischio di violenze, devastazioni e chissà quali altri pericoli. Invece alla Fortezza da Basso tutto è andato benissimo, come poi alla manifestazione di sabato: i lillipuziani insieme agli altri volontari hanno perfino ripulito le strade di Firenze dai rifiuti. Ci sarebbe da sospettare che l’arresto di Caruso e degli altri sia scattato proprio perché il Social Forum ha lasciato un’immagine bella, forte, limpida di chi è impegnato a costruire un altro mondo. Se il nostro governo davvero ragiona così, allora siamo davvero messi male. E a maggior ragione non dobbiamo cadere nella trappola.