In occasione della manifestazione conclusiva dell’8° Corso Quarantennale è stata ricordata la figura del Comandante dell’Accademia Col. Giovanni Duca, vittima della barbarie nazi-fascista.
Questa la motivazione della Medaglia d’Oro al V. M.:
“Comandante dell’Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria organizzava con due battaglioni ed uno squadrone di allievi le prime resistenze contro l’invasione tedesca nella zona di Pavullo – Lama Mocogno e raggruppava intorno alle sue forze i primi partigiani iniziando con essi l’accanita lotta tra le giogaie dell’Appennino Emiliano.
Dopo aver messo in salvo la gloriosa Bandiera dell’Accademia, si portava, per ordine ricevuto dal Comando Supremo, nell’Italia settentrionale assolvendo con grande capacità e sprezzo del pericolo compiti organizzativi. Catturato dalle SS unitamente al giovane figlio, che gli era compagno in una pericolosa missione, manteneva il silenzio nonostante il bruciante dolore per le torture inflittegli e la disperata angoscia per l’avvenuto arresto della moglie e della figlia. Con il corpo fiaccato per il martirio, ma con l’animo sorretto dal senso dell’onore che fu luce della sua vita, dopo cinque mesi di agonia in una buia e stretta cella, che era tomba per vivi, veniva barbaramente soppresso nella stanza delle torture riunendosi, nel cielo degli Eroi, all’amato figlio, contemporaneamente deceduto al campo di Mathausen ove era stato deportato. Fulgida figura di soldato tutta dedicata al dovere e alla Patria e che ha preferito la morte al disonore”.
Appennino modenese, settembre 1943 – Verona, 23 agosto 1944