Programmi ricchi di iniziative, con la partecipazione attiva della scuola e di tutta la società civile. E le istituzioni pubbliche protagoniste.
folla
Le celebrazioni del 57° anniversario della liberazione hanno registrato ancora una volta la disponibilità aperta delle pubbliche istituzioni, in collaborazione con i rispettivi comitato permanenti per la memoria e le celebrazioni, nella elaborazione dei programmi che sono stati densi di iniziative. Dalle mostre documentarie, ai concerti, dalle proiezioni cinematografiche agli spettacoli teatrali, dalle gare sportive alle serate danzanti, è stato un crescendo di proposte che hanno coinvolto il mondo della scuola e l’intera società civile.
A Modena, il ciclo si è aperto il 21 aprile con il “Concerto Reload” al Teatro Storchi e l’inaugurazione, il 22 aprile, della mostra storica documentaria “La resistenza dei soldati italiani” nel Palazzo comunale seguita, in serata, nel Parco della Resistenza, dalla inaugurazione della mostra illustrativa del progetto del monumento alla resistenza. La cerimonia è stata accompagnata dal concerto della benda cittadina che, nella mattinata del 25 aprile, ha guidato anche la sfilata delle autorità e della cittadinanza per la manifestazione conclusiva in Piazza Grande, e, infine, nel pomeriggio si è esibita in concerto in Piazza Mazzini. In chiave musicale anche le celebrazioni nelle circoscrizioni del Comune di Modena, la n. 3in particolare, con il tradizionale concerto lirico vocale e il “Coro Folk, e la 4 con l’inaugurazione del cippo di Villanova e la larga partecipazione di scolaresche ai vari momenti commemorativi, con l’accompagnamento della banda cittadina, con spettacoli di poesia e canti, con la “Camminata della libertà” alla Madonnina, il Coro del Gruppo Alpini di Modena presso gli orti di via L. Da Vinci.
A Carpi, la locale banda ha scandito i momenti più significativi del vasto programma celebrativo, in Piazza Matteotti con la manifestazione centrale, e successivamente alla inaugurazione, nella Sala dei Nomi del Museo del Deportato, nella mostra fotografica “Fossoli, i colori del tempo, i coloro della memoria”. Nel pomeriggio un folto pubblico ha assistito all’esecuzione di canti della resistenza e della deportazione da parte della corale di Marzabotto, nell’ex campo di Fossoli.
A Fiorano, i canti popolari in piazza C. Menotti con Romana Sandri hanno preceduto e seguito i vari momenti della cerimonia commemorativa che si è conclusa con letture per la pace a cura dei ragazzi delle terze classi.
Così a Castelnuovo R. è stato il corpo bandistico di Carpi a ritmare le varie fasi della cerimonia del 21 aprile, mentre nel pomeriggio del 25 il grande concerto della resistenza in piazza Roma, un omaggio a Fabrizio De Andrè, ha richiamato il pubblico delle grandi occasioni.
Un ruolo centrale nelle celebrazioni del 57°della liberazione a Castelfranco è stato attribuito alle scolaresche che hanno occupato Piazza Garibaldi nella mattinata del 22 aprile, sfilando poi in cortei per le vie cittadine, con l’accompagnamento del corpo bandistico comunale, fino ai giardini pubblici, per l’omaggio al monumento ai caduti.
Anche a Camposanto la manifestazione celebrativa, svoltasi nella mattinata del 24 aprile, è stata organizzata in collaborazione con le scuole locali ed è stata preceduta dalla proiezione del film “Il cielo cade”.
A Campogalliano le celebrazioni si sono snodate lungo un calendario denso di iniziative che vanno dalle proiezioni cinematografiche, al cabaret con Claudio Reggiani, dalla pedalata popolare, ai viaggi della memoria con visite guidate ai lager nazisti, alla posa delle bandiere tricolore agli alberi del paese ad opera degli alunni della locale scuola media.
A Formigine protagonisti sono stati i ragazzi, con un “Consiglio comunale tutto per loro”, e dove gli alunni delle scuole medie hanno potuto dissertare su “I diritti dei fanciulli”, mentre nel pomeriggio ha fatto seguito una “manifestazione di pesca” sempre per ragazzi. In fine sabato 27, presso la biblioteca comunale ha avuto luogo la narrazione di Simone Maretti tratta dal romanzo “Quando Hitler rubò il coniglio rosa”, autore per ragazzi dai 9 ai 14 anni.
A Maranello, invece, una celebrazione in chiave prevalentemente sportiva con la 19^ “Camminata del Cavallino, una gara di mini-cross e partite amichevoli di calcio per la pace.
Anche a Marano un ruolo specifico ha avuto la scuola con la visita degli alunni della media “Quasimodo” ai cippi dei caduti partigiani e con la esposizione dei lavori svolti dagli alunni della scuola media sul tema: “Disegna il 25 aprile” e la premiazione presso il Parco Fluviale dell’alunno vincitore.
A Montese la ricorrenza del 25 aprile è rimasta fortemente legata al ricordo dell’intervento delle truppe del Corpo di Spedizione Brasiliano che liberarono il paese il 14 aprile del 1945 e al doveroso omaggio che ogni anno viene riservato ai caduti in quell’impresa militare.

tizio

A Mirandola sono stati gli alunni delle scuole superiori a cimentarsi sul tema della guerra di liberazione. Nella Sala “Granda” del Municipio, invece, si è discusso di Pico della Mirandola intorno al “Discorso sulla dignità dell’uomo”, mentre in piazza Mazzini suonava la Filarmonica cittadina e in Piazza Garibaldi “Fragil Vida” si esibiva in concerto.
Ancora Villa Emma al centro della manifestazione di Nonantola con la inaugurazione nel giardino Perla Verde della scultura “La Melodia Perduta” di Ingeborg Hunzinger e la presentazione del volume di Klaus Voigt al Cinema Teatro Arena, volume che affianca la mostra itinerante sull’odissea dei ragazzi ebrei.
A Pavullo largo spazio alle manifestazioni musicali e folckloristiche in collaborazione con l’Associazione Festa delle campane di Castagneto, il gruppo Alpini di Pavullo, il Corpo Bandistico e il Gruppo Folckloristico Pavullese che hanno percorso le strade del paese per tutto il pomeriggio del 25 aprile.
Un pomeriggio musicale anche a San Cesario sul Panaro, con concerto rock nel Parco di Villa Boschetti ed esibizione del Coro Folck di San Lazzaro di Modena.
A San Felice, il conflitto in Medio Oriente è stato al centro di due iniziative programmate per il 4 maggio con l’incontro pubblico con Padre Paolo Garuti, domenicano modenese e professore di esegesi del Nuovo Testamento presso l’Ecole Biblique di Gerusalemme e con il prof. Francesco Maria Feltri che ha illustrato la situazione storica e politica, dalla nascita di Israele all’intifada palestinese.
Savignano ha celebrato l’anniversario della liberazione del proprio territorio il 21 aprile, con l’inaugurazione della nuova piazza di Doccia intitolata al giudice Giovanni Falcone e della scultura realizzata da Antonio Sgroi e con una “tavola rotonda” sul tema ” A dieci anni dalla strage di Capaci e da Tangentopoli” con Maria Falcone, Luciano Violante e Antonio Di Pietro.
A Sassuolo un programma proiettato in cinque giornate con film, spettacolo teatrale, concerto musicale e orchestra di ballo liscio e inaugurazione di una nuova lapide nel cimitero vecchio alle vittime dell’eccidio di Montemolino.
A Soliera tradizionale biciclettata per la deposizione di fiori ai cippi dei caduti e presso la sala consiliare del Comune un convegno sul tema:”Le donne di Soliera: valori, pensieri, emozioni nella storia del secondo novecento”.
Nell’anniversario della liberazione del comune di Spilamberto, il 22 aprile, deposizione di fiori alla statua del Partigiano e lancio di palloncini con gli alunni delle scuole e, in serata, concerto rock con letture e proiezione di filmati. Nella mattinata del 25 aprile la 15^ edizione della “biciclettata di Primavera”.
Alla scuola media statale “L. A. Muratori” di Vignola è stata allestita la mostra fotografica “I ragazzi ebrei di Villa Emma a Nonantola”.